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Storia del Gamo       

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Gruppo Amici Montagna Onigo – è nato nella primavera del 1971 da un’idea di don Marco Rizzardo, Arciprete di Onigo. Questi chiese all’alpinista Italo Zandonella Callegher se ritenesse possibile accompagnare in montagna quei giovani della parrocchia che si sentissero predisposti ad intraprendere un’attività escursionistica e di conoscenza dell’ambiente alpino. Constatata la fattibilità, don Marco convocò alcune persone che si rendessero responsabili della costituzione di un Gruppo Montagna; furono: lo stesso Zandonella allora impegnato nell’arrampicata ma anche nella ricerca di nuovi itinerari, Bruno Capraro che già portava i ragazzi in campeggi montani, Miriam Baratto impegnata in Parrocchia con il catechismo, Flavio Sartor giovane appassionato escursionista …
Il gruppo fece subito i primi passi ma passò ad una attività vera e propria ufficialmente nella primavera del 1982, subito proponendo un serio programma, accolto con entusiasmo. A Capraro e Baratto fu affidato il compito, vista la loro specifica attitudine, di raggruppare quanti più giovani possibile, mentre Zandonella, coadiuvato da Sartor, avrebbe offerto la sua esperienza di montagna nella scelta degli itinerari e nella guida delle gite più impegnative. Il Gam partì bene e non ebbe mai tentennamenti operativi.
Cosa molto particolare, anzi unica nel variegato mondo delle associazioni locali, è il fatto che non si provvide mai – per libera scelta – all’elezione di un presidente, ma si preferì affidare il gruppo stesso nelle mani di un Comitato composto da 4-6 persone. In questo senso fu proposto nel 1981 uno Statuto che prevedeva principalmente: a) avviare alla montagna i giovani, incoraggiandone la scelta, aiutandoli per quanto possibile a capire e amare la natura; b) conoscere e far conoscere la montagna; c) provvedere alla formazione tecnica dei componenti. Inoltre si legge: “Dall’assemblea del gruppo viene eletto un comitato composto di sei membri che restano in carica due anni. In seno al comitato vengono eletti tre coordinatori in carica per un anno; l’anno seguente entrano in carica gli altri tre coordinatori. I coordinatori agiranno all’interno del comitato stesso al quale rispondono. Gestiranno la contabilità, l’organizzazione generale, le gite, le cene e le varie attività. Alla fine del mandato annuale presenteranno il consuntivo ai subentranti. Al termine del mandato il comitato renderà conto dell’operato all’assemblea. Ciò al fine di una democratica e aperta gestione del gruppo. I coordinatori del 1981: Flavio e Tarcisio Sartor e Regina De Lucchi, del 1982 Zandonella, Paolo Pandolfo e Sandra De Faveri.”
Questa proposta non ebbe lunga vita e si ritornò ben presto al comitato di 4-6 membri con scadenza … per esaurimento.
Il gruppo è sempre stato apolitico, apartitico, senza scopi di lucro, senza vincoli di nessuna natura e – tranne per un certo periodo negli anni Ottanta – non ha tesseramento. Ciò gli ha permesso di vivere senza condizionamenti, senza scontri o incomprensioni e toccare oggi (2010) i 39 anni di presenza ininterrotta sul territorio.
L’Amministrazione Comunale di Pederobba ha sempre seguito e sostenuto l’attività del Gam fino ad offrire a titolo gratuito una sede, prima nelle ex scuole di Curogna e poi in quelle di Levada (nel 2001), affidando a Zandonella il compito di garante.
Oltre all’attività escursionistica, anche di ottimo livello (vedi ferrate, gite impegnative, salite a diverse cime, ecc) il Gam ha collaborato alla segnaletica e alla messa in opera di corde metalliche sull’Alta via degli Eroi da Feltre a Bassano; ha “creato” nel 1977-1978 un importante sentiero alpinistico nel Gruppo del Duranno (sopra Erto) impegnando tutte le proprie energie in due estati di duro lavoro; ha ideato assieme al Centro Giovani nel 1996 e portato a compimento nel 1999 il Sentiero delle Trincee che parte proprio dal Municipio in Onigo.
Uscite importanti, oltre che in tutte le Dolomiti, si sono svolte anche in riva ai fiumi, ai laghi, nei parchi, nelle isole, sugli Appennini, sulle Alpi centrali e occidentali, sul Gran Sasso, in Austria, a Plitvice in Croazia, a Cassis in Francia, etc.
Se si tiene conto che di norma sono state effettuate 15 gite all’anno (più due incontri conviviali molto partecipati; uno con l’Avis e l’altro a fine anno) e considerata una media generale di 20÷25 partecipanti (con punte negative di 3-5 o positive di oltre 100 o di 50 nelle gite con corriera), non è azzardato affermare che il Gam, in 39 anni di attività, ha accompagnato in montagna, o nella Natura, qualcosa come 12.000÷15.000 persone, fra le quali tanti giovani e giovanissimi.
Pertanto il Gam è consapevole di aver portato alla comunità non solo una boccata di quell’aria fresca che si respira in montagna, ma anche un segno tangibile di serena ed amichevole unità d’intenti e di pacifica convivenza fra mentalità, etica ed estrazione diverse. Il tutto non disgiunto da un apporto culturale importante nel delicatissimo tema della tutela dell’ambiente montano e della Natura in genere.

Italo Zandonella Callegher